Lo so, è strano recensire un prodotto degli anni ’70, ma ogni tanto qualcosa di strano va pur fatto, no? 😉 Oggi recensiremo un gioiellino della Olivetti: la Lettera 35.
Design: 8.5
Ha davvero un bel design, molto professionale, progettato dal celebre Mario Bellini.
Usabilità: 9
Basta caricare il foglio e battere sui tasti…
Manutenzione: 8
Le cose ordinarie (cambio nastri e simili) sono semplicissime.
Portabilità: 7
La Lettera 35 è portatile, ma pesa molto, quindi si può portare da un punto ad un altro, ma non è come avere un tablet 🙂
Funzionalità: 8
Noi siamo abituiati ai computer che hanno 1500 font, 800 stili, 30 grandezze e 12 programmi, ma la Lettera 35 per l’epoca offriva abbastanza.
E’ bellissima. La adoro. Scrivere in maniera analogica e puramente meccanica qualche lettera, qualche bigliettino, e perchè no, anche qualche appunto (ricette, menu natalizio, ecc) è davvero divertente e rilassante. Le “perfette imperfezioni” dell’analogico sono più vere, più vicine all’animo umano della riproducibilità e dell’esattezza del digitalaccio. Lo stesso discorso vale per me anche per la fotografia! Il digitale è troppo “perfetto” per rappresentare un mondo imperfetto!