La storia delle periferiche di input che usiamo ormai tutti i giorni merita di essere raccontata.
Il mouse e il touch screen sono quasi contemporanei: Uno del 64 e uno del 65.
Il Mouse venne inventato da Douglas Engelbart nel 1964, ma solo l’anno successivo il suo collega Bill English capisce le potenzialità della sua invenzione. E nel 1968 c’è La madre di tutte le demo: in un sol colpo presnetati mouse, ipertesto, word processor e videoconferenze.
100 minuti di presentazione che hanno fatto la storia. Il mouse inizia a diffondersi commercialmente nel 1975 con i sitstemi Xerox. E negli anni 80 grazie ai software grafici di Microsoft (1983) e al Macintosh (1984) si diffonde a macchia d’olio.
Adesso passiamo al touchscreen.
Vediamo i primi schermi tattili negli anni 60, a metà. Lo montavano vari terminali come il sovietico MIR, ma si usavano con una pennetta per gli elaboratori testi.
Negli anni ’80 vediamo PC touch, ma non tattili: Usavano fasci infrarossi. Oppure le penne ottiche da attaccare agli home computer per usare la TV come schermo tattile.
Nel 1982 nasce il multitouch. Nel 1987 nasce un PC portatile veramente touch, e a inizo anni ’90 lo smartphone, sempre touch. Nel 2000 vediamo la grande diffusione grazie a Microsoft, seguita pochi anni dopo da Apple con i suoi iPhone e iPad.
E i touchpad?
Beh… i primi pseudo touchpad si vedono negli anni ’80, ma quello “moderno” viene brevettato a inizio anni ’90 da Federico Faggin e Synaptics. Da esso si svilupperà il touchscreen moderno.