E così mi hanno sbolognato un Mi Band tarocco che tra le varie funzioni dichiara addirittura di misurare la pressione sanguigna!
Mi sono dunque dotato di macchinetta della pressione per verificare le misure, oltre al Mi Band originale.
Prima nota: Che invadenza! L’app che serve a far funzionare il dispositivo chiede molti dati e, tra l’altro, è solo in inglese. Quindi non è l’acquisto ideale per una nonnina ottantenne, ecco. E inoltre è fortemente dipendente dalla app: Qualunque misurazione fisica deve passare da questa app, come se il braccialetto fosse un mero raccoglitore di dati raw.
Ma le misure? Beh, non granché!
La pressione l’ha completamente cannata. La massima l’ha sbagliata di circa 25 punti, mentre la minima di 3. Che, magari, uno dice “sì ma 3 è poco, magari è una variazione vera, lo tengo solo per la minima”, ma il mio valore era nella media (80 misurati dal bracciale, 83 dalla macchinetta). E in effetti ho notato una tendenza alla normalizzazione.
Tant’è che ho fatto una misurazione dopo aver mangiato abbastanza pesante: la macchinetta dava 105 battiti, il Mi Band 103 e il braccialetto?
OTTANTA!
Che, sì, è un valore normale, ma non di certo il valore che avevo in quel momento!
Ah, poi fa anche da saturimetro ma quello non lo avevo a disposizione. Tuttavia non mi sorprenderebbe se funzionasse bene, visto che misurare la saturazione è abbastanza semplice e, in tutta onestà, potrebbe farlo qualunque misurista o elettronico col diplomino di terza superiore.
Ergo, in sostanza, misura in modo affidabile solo l’ora, forse i passi. Non comperare patacconi a poco se volete misurare cose come il battito e, specialmente, non affidatevi a braccialetti economici per misurare la pressione, poiché le tecnologie che ci sono dietro sono complesse e difficilmente entrano in un costo di 10€.
Però, devo dire, una funzione sportiva utile la ha: Il cronometro.