Il Binary Coded Decimal è un meccanismo utilizzato in vari calcolatori del passato e oggi utilizzato in orologi, calcolatrici e simili. Rispetto al classico binario utilizzato oggi, che è un sistema pienamente posizionale, il BCD fa corrispondere un byte o un nibble a una cifra decimale, una cosa che per un certo periodo ha permesso di costruire memorie e circuiti in modo più semplice, mentre oggi tale vantaggio non c’è e si usa solo dove la necessità di rappresentare cifre decimali è più grande, come negli orologi digitali.
Semplice, no? Ma non per il mio prof di informatica del primo anno, che riteneva che il BCD fosse qualsiasi scrittura del binario che si convertisse in decimale. In sostanza lui credeva, e insegnava, che 1110 fosse BCD, se lo codificavi poi in binario, cosa che ovviamente non è (in BCD 14 lo scrivi con due byte o nibble, uno che fa l’1 e l’altro il 4).
Quando poi ho studiato, dalla quarta superiore, alcune cose più approfondite ho avuto difficoltà, quando si parlava di questo BCD; dato che per me era solo binario, quindi ho dovuto essenzialmente ristudiarmi tutto questo pezzo di informatica.
Alle volte, piccole lacune possono portare a grandi problemi…