Ma non ha fatto solo questo, infatti è anche merito suo se oggi usiamo i Floppy Disk (il precursore del floppy, la cartolina magnetica, è stata creata dalla sua squadra per la Programma 101, primo PC), ed ha curato lo sviluppo dei PC Olivetti per vari anni.
Ha anche a che fare con l’invenzione della macchina da scrivere elettronica. Contribuì anche allo sviluppo (insieme a molti altri) dell’ELEA, un avanzato calcolatore.
La sua spinta innovatrice, probabilmente, è stata eguagliata pochissime volte (e uno di coloro che è riuscito è sicuramente Federico Faggin) e la sua idea, seppur implementata in modo diverso, è usata ancora oggi, e probabilmente sarà usata per moltissimi anni a venire.
VI lascio con questa sua citazione:
Sognavo una macchina amichevole alla quale delegare quelle operazioni che sono causa di fatica mentale e di errori, una macchina che sapesse imparare e poi eseguire docilmente, che immagazzinasse dati e istruzioni semplici e intuitive, il cui uso fosse alla portata di tutti, che costasse poco e fosse delle dimensioni degli altri prodotti per ufficio ai quali la gente era abituata. Dovevo creare un linguaggio nuovo, che non avesse bisogno dell’interprete in camice bianco
Grazie Pier Giorgio.