Su questo blog ci sono molte guide al linguaggio Python, ma vanno dette alcune cose per approfondire.
Per prima cosa il Python è un linguaggio di alto livello ed è interpretato. Che vuol dire?
In pratica che Python ha una sintassi più vicina a quella umana che a quella del calcolatore e che viene eseguito tramite un interprete. Ciò è un vantaggio, ma può dare problemi: Il fatto di essere interpretato permette di far andare la maggioranza dei programmi su tutti i sistemi con minime modifiche, però rende molto più semplice estrarre il codice che in un linguaggio compilato come il C.Python introduce a molte buone abitudini come l’indentazione [E vi assicuro che dopo aver usato Python sono diventato un maniaco dell’indentazione, capisco con molte difficoltà i sorgenti non indentati e indento tutti i codici, valutando che prima non al usavo è un buon risultato], ma se intendete passare a linguaggi più rigidi come il C dovete abituarvi: Nulla di impossibile comunque.
Python si rivela ottimo per progetti interni od Open Source: Non avendo necessità di occultare il codice potete fare tutto chiaramente. Ma, con alcuni accorgimenti, potrete usare Python anche in ambito closed.
Python a mio parere rende la programmazione “democratica”: Se prima bisognava spendere soldi e tempo, ora basta aver voglia di imparare. Un linguaggio alla portata di tutti.