Il Giuramento dell’informatico

di | 5 Novembre 2017

Giuro di amministrare i miei sistemi correttamente, usando le opportune misure di sicurezza per permettere ai miei utenti di scaricare in relativa sicurezza i loro pornazzi quotid, cioè, le loro importantissime email di lavoro.

Giuro di programmare in modo consono, con veri linguaggi di programmazione ed usando if…else e while in luogo di goto, demoniaca creazione del Maligno per tentare i programmatori, e di evitare in ogni modo i buffer overflow.

Contribuirò inoltre, per quanto possibile, allo sviluppo del software open source.

Giuro di lavorare con la determinazione di Perotto, la bravura di Ritchie, la curiosità di Torvalds, la parlantina di Jobs, il BOFHismo di Davide Bianchi e il business di Gates per raggiungere gli Scopi del mio Contratto.

Giuro di usare la mia crimpatrice solo per difendere il debole dal forte, il computer dagli utonti, gli utenti dal malware e l’informatica dai sedicenti “programmatori HTML”.

Insegnerò alla mia discendenza, anche con la forza, la differenza tra il bit e il byte, per crescere informatici consapevoli e non rimbambiti nativi digitali che non sanno la differenza tra un iPad e il loro pene.

Che Turing mi aiuti.

Piccola nota (13/2/2021): esiste anche un vero giuramento dell’informatico, che trovate qui.

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