Quando facevo il biennio all’ITIS avevo fatto l’HTML. Comprensibile, essendo il biennio comune si tendono a fare le cose più semplici che possono andare bene anche ad un chimico o ad un informatico che decide di cambiare indirizzo.
È non è cambiato granché, ogni tanto se ne esce lo studente che chiede “come si fa X” pretendendo una risposta in HTML4, che sennò il prof piange.
Ma c’è un ma. Io poi non l’ho mai approfondito, l’HTML. Eppure lo sviluppo di siti web è una competenza professionale utile, che non si limita ad installare WordPress su un server a carbonella in Birmania.
Attenzione, però, l’HTML puro non è sviluppare un sito web, nessuno viene pagato per scrivere in HTML4 la paginetta con dieci tag in croce. È l’ITIS, non il liceo dove impari che i greci facevano i party anali straordinari, dunque dovrebbe dare competenze professionali.
Come progettare siti in modo sicuro con Bootstrap e WordPress.
La ricetta magica
Bootstrap permette di imparare a sviluppare siti decenti in poche ore grazie all’idea della griglia, che essenzialmente regala un sistema WYWIWYG, ossia dove ciò che scrivi appare a schermo e che permette di familiarizzare con tutti gli elementi più importanti usati in HTML, oltre al necessario uso dei CSS.
Ma se uno fa un blog, ad esempio, vorrà aggiornarlo spesso e senza chiedere ogni tre per due allo sviluppatore. E qui, diciamolo, non serve reinventare la ruota, WordPress non è male. Poi vabbè, io che son taccagno conosco piattaforme di dubbia provenienza che funzionano in modo ancor più dubbio ma che richiedono meno risorse di WordPress, ma nel 95% dei casi quelli basta e avanza.
Ma un conto è aprirsi il blogghetto con qualche wizard dell’hosting, un conto gestire un blog in modo professionale e sicuro. Quest’ultima cosa dovrebbe essere spiegata a scuola, per formare una classe di informatici seria e competente.
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