L’ingegner Cane delle Ferrovie dello Stato

di | 1 Luglio 2018

Frecciarossa. Dunque non il regionale schifoso di una regione sfigata che devi già ringraziare il Signore che non è a vapore, un servizio di mercato.

Mi connetto al WiFi, apro Telegram e va. Però poi apro il browser e non va una sega. E non ditemi che “eh ma a 300 all’ora”, perché:

  1. In 4G vado benone
  2. Non accede nemmeno al Portale Frecce

Ah, notare che riesco a fare un handshake SSH ma nel momento in cui digito qualcosa crasha JuiceSSH.

Poi, sconsolato, apro la rivista di bordo e tra i servizi blasonati del Frecciarossa, a discapito del Frecciabianca, c’è il WiFi. Puzza quasi di presa per il culo…

E poi, permettetemi, ma se mi vendi il WiFi come servizio in più e non va dovrei avere un rimborso parziale. Perché ho pagato anche per navigare su Internet senza i miei giga, per leggere un giornale in digitale e per guardare un film. Ma questa è la mia opinione da liberale bastardo.

A Reggio Emilia, spinto da compassione e da qualche bestemmia, il WiFi ha deciso di funzionare. Non per tutti, ovviamente, ma almeno per me sì. E che diavolo…

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