Seppur raro, capita che dei domini di primo livello vengano cancellati, ad esempio perché lo Stato al quale si riverivano si è nel frattempo disciolto.
In questo articolo conoscerai cinque domini cancellati!
.cs: Cecoslovacchia e Serbia/Montenegro
Il dominio .cs ha avuto ben due vite, dato che rappresentò, dal 1989 (rivoluzione di velluto) al 1993 (dissoluzione), la Repubblica Federale Ceca e Slovacca e, seppur solo formalmente, la Serbia e Montenegro (Srbija i Crna Gora) nella sua breve esistenza.
Come dominio cecoslovacco fu, all’epoca della rimozione nel 1995, il più grande dominio eliminato all’epoca.
.zr: Zaire
Creato nel 1996 per lo Zaire, l’anno dopo il Paese divenne Repubblica Democratica del Congo e adottò il dominio .cd, rimuovendo tale dominio nel 2001.
.yu: Jugoslavia
Nonostante la Jugoslavia si fosse dissolta nel 1992 e solo nel 2003 la federazione di Serbia e Montenegro cambiò nome il dominio .yu restò utilizzato dalla Serbia-Montenegro e solo nel 2010, quattro anni dopo l’indipendenza montenegrina, venne ritirato.
.an: Antille Olandesi
Nel 2010 le Antille Olandesi si separarono, divenendo municipalità speciali dei Paesi Bassi, ciò portò alla fine del relativo dominio .an, ritirato ufficialmente nel 2015, ma già dal 2014 non esisteva più nei DNS.
.tp: Timor Est
Timor Est ottenne la propria indipendenza dall’Indonesia solo nel 2002, ma già dal 1997 le autorità in esilio decisero di trattare per un dominio e ottennero .tp, basato sulla vecchia sigla “Timor Portoghese”. Nel 2015, dopo un ultimo aggiornamento nel 2008, venne definitivamente eliminato dai DNS.
Fuori concorso: .su
.su rappresenta l’Unione Sovietica e, nonostante si sia sciolta il 26 dicembre 1991, il dominio esiste ancora.
Infatti fino al 1993 la Russia era sostanzialmente erede dell’URSS, mantenendo lo stemma comunista della RSFSR, il Soviet Supremo, i passaporti con falce e martello e il dominio .su, che venne sostituito solo in quell’anno, quando gli eventi politici portarono El’cin a liquidare definitivamente le strutture comuniste, ma il governo e gli internauti chiesero di mantenere il dominio, che esiste tutt’ora ed è in crescita.
Il dominio viene usato molto per scopi politici da chi ha radici nell’URSS o crede in forme statali panrusse, come le forze russofone nell’Ucraina orientale o gli Stati a riconoscimento limitato attivi in Georgia ed è ritenuto, dal 2011 quando le autorità del dominio .ru hanno intensificato i controlli, anche un paradiso per i cibercriminali, data la semplicità di registrazione e un sistema scarso di controlli, migliorato solo dal 2013.