Dopo la vittoria di Mahmood, in contrasto col voto popolare, si parla di “nazionalizzare” il voto di Sanremo.
Tuttavia, ad oggi, il voto di Sanremo è tutt’altro che popolare, anzi, è facilmente manipolabile, come spiega Matteo Flora in questo suo video.
Per capirci, sarebbe come se alle elezioni politiche si votasse:
- Pagando
- Fino a 5 volte
- Con la possibilità di votare cinque volte per documento di identità
Chiaramente un sistema del genere è poco affidabile e facilmente frodabile. Come si potrebbe rendere un po’ più sicuro?
Sicuramente con una registrazione da effettuare prima del Festival dove sia richiesta una prova d’identità come una CdI o un Passaporto. Ovviamente ciò non eliminerebbe il rischio della vendita di voti, dato che sarebbe comunque possibile vendere le credenziali, ma sarebbe comunque un procedimento più lungo e difficile che comprare qualche call centre.
Si potrebbe evitare la vendita di voti? Probabile, istituendo dei veri e propri seggi dove si vota per scegliere il vincitore, ma si tratterebbe di una procedura esageratamente costosa e, francamente, inutile.
Poi, con questo account, allo stesso prezzo, si potranno dare gli stessi voti, preferibilmente 1. In tal modo la votazione è, si presume, personale ed uguale.