Linuxiani, statevene zitti ogni tanto, per l’amor di Dio!
Proprio ieri ho visto questo meme:
Nel mentre, dopo una modifica alla rete (ve ne parlerò più avanti), stavo reinstallando un PC con Mint che non usavo da qualche mese, così ne approfitto per aggiornare anche la distro, così da avere gli ultimi software e le ultime funzioni.
Ah, ci tengo a precisare: il PC era quasi neoinstallato! Non parliamo quindi di un sistema sporco.
Avvio quindi il sistema di aggiornamento, devo fare downgrade a un paio di pacchetti (ok), e quando finalmente si può fare l’aggiornamento… Si scassa tutto!
APT si rifiuta categoricamente di lavorare con un pacchetto degli uuid, che ho scoperto creare problemi, alle volte. Trovo quindi la soluzione, ma la fase di aggiornamento, essendo irreversibile, ha già toccato a sufficienza il sistema perché fosse un mostro: ufficialmente Tricia, ma con vari pacchetti di Ulyana, respository misti e con l’utility che non vuole toccare ciò nemmeno con un bastone lungo otto metri, ordinandomi di fare un altro downgrade, che tuttavia non si può fare.
Considerando la scarsa personalizzazione del sistema, alla fine, deciso di rischiarla: vado avanti a seguire la guida e, mal che vada, reinstallo.
Ovviamente, il sistema fa fatica a riavviarsi: al primo avvio si pianta, mentre al secondo mi presenta la schermata di login, però senza accettare alcun input.
E quindi domani si reinstalla. Che è ciò che avrei dovuto fare sin dall’inizio, dato che da che mondo è mondo, almeno le Ubuntu-based, nel 90% dei casi si reinstallando quando scade la LTS, approfittandone anche per fare un po’ di pulizia (e non credete che le rolling siano meglio, dato che si introitano come niente).
Ergo, lezione imparata: non aggiornare la distro Linux se non è davvero necessario. Aggiorna i pacchetti, com’è giusto che sia, ma se proprio devi aggiornare tutta la distro, prendi la chiavetta e reinstalla per bene, altrimenti perdi tre ore per mandare a /dev/null un lavoro che altrimenti faresti in mezz’ora.
Ma, ammetto, mi son sentito così a casa usando Linux dopo quasi due anni di Windows come OS principale che l’ho già perdonato.
Certo, se come Windows quando si è bloccato l’aggiornamento avesse fatto un ripristino pienamente funzionante, avrei preferito…