Da anni predico in favore, dove possibile, dei siti statici, ricordando che non vuol dire per forza scrivere a mano l’HTML. Tuttavia, normalmente, usare prodotti come Jekyll o Hugo non è facilissimo per l’utente finale, obbligando a ripiegare sui classici CMS, specie visto il costo dell’alternativa.
Per fortuna la comunità Open Source viene in soccorso con due prodotti molto interessanti: Publii e NetlifyCMS. Ma, attenzione, non considerateli concorrenti! Possono, in un’infrastruttura fatta bene, addirittura essere complementari.
Publii
Publii è essenzialmente un software user-friendly che gestisce tutta la “filiera” dello sviluppo del sito, dalla definizione della grafica alla creazione di nuovi post al caricamento sul server. Non è, onestamente, a prova di utonto: prima di tutto è solo in inglese e c’è spazio per fare casini, tuttavia nelle mani di un utente mediamente competente non dovrebbe esserci problema: basta istruirlo ad usare le funzioni di aggiunta e modifica delle pagine e configurargli il software sul server usato, che può essere un qualsiasi FTP, SFTP o anche piattaforme apposite come Google, Amazon, GitHub o appunto Netlify.
La configurazione offerta è ampia e permette, nelle mani giuste, di sviluppare siti funzionali e belli, lasciando al contempo all’utente finale un software semplice che non richiede grande smanettamento: insomma, il bello del dinamico (la possibilità di aggiornare spesso e comodamente) con il robusto dello statico (se lasci lì il sito due mesi non viene bucato dal Fronte di Liberazione di Pordenone).
Tra l’altro è offerto anche un importatore da WordPress che, partendo dagli xml esportati da WP, permette di ricaricare vari contenuti. Anche se non vi interessa migrare il vostro blog, comunque, ci possono essere delle utili possibilità: pensate ad un blog vecchio che volete archiviare ma non aggiornare: invece fare l’aggiornamento da un vecchio WordPress a uno nuovo con tutte le conseguenze basta renderlo statico e puff, a posto. Con un blog ampio come il mio ci ha messo una decina di minuti e ha fatto davvero tutto lui, download delle immagini compreso. Tuttavia, devo ammetterlo, con siti così grossi i tempi di caricamento lievitano, quindi attenzione, idem la creazione, che può richiedere vari minuti (mentre con WordPress avviene dinamicamente) e soprattutto non viene riconosciuto, se non parzialmente, lo status di bozza. Devo dire, però, che il sistema statico non è molto adatto ai blog, ma di questo parleremo in un prossimo articolo.
Ma passiamo ai difetti: prima di tutto la piattaforma è disponibile solo su PC, il che vuol dire che un “blogging dinamico” da cellulare sarebbe impossibile. Ma, alla fine, se vi serve fare cose davvero dinamiche le soluzioni statiche, semplicemente, non vanno bene…
Seconda cosa, l’interfaccia inganna: se state facendo qualcosa e cambiate scheda non verrà salvato né vi darà un avviso: semplicemente perderete le modifiche.
Terza cosa: i temi sono pochi e scarsamente centralizzati: se con Hugo sul sito stesso trovate numerosi temi pronti all’uso il “Marketplace” di Publii ne ha pochi (molti a pagamento, tra l’altro) e dovrete andare in giro per il web per combinare qualcosa. Bisogna però dire che i temi sono davvero personalizzabili tramite interfaccia grafica e senza toccare i CSS, cosa che “mitiga” il problema.
In sostanza, c’è un buon compromesso tra usabilità e risultato, che potrebbe essere molto interessante per vari utenti e addirittura per alcuni webdeveloper che si trovano a contatto con utenti mediamente esperti, capaci di fare modifiche ma non di gestire totalmente il sito.
NetlifyCMS
NetlifyCMS, a differenza di Publii che crea siti statici in modo semplice, serve a “dinamizzare” dei CMS statici, tra cui Hugo, ed è anche fortemente integrato con Git. Si può usare sia con una CDN loro che con un’installazione propria e, in sostanza, aggiunge al sito statico la possibilità di editing dinamico, facendo login.
Le possibilità sono davvero tante e non ha senso trattarle direttamente qui, vi conviene leggere la documentazione.
Qualche considerazione…
IMHO, Publii si dimostra più adatto all’uso comune, mentre NetifyCMS, richiedendo più studio, probabilmente conviene solo se usato in una infrastruttura adatta, magari in un sistema di hosting.