Non sono ammessi tempi di down [SDSC]

di | 1 Dicembre 2023

Sito bacheca WordPress di media importanza, ma comunque non assolutamente essenziale per il core business, per alcune ragioni va migliorato: suggerisco una home page con uno slider/punto iniziale che descrive l’attività dei proprietari e, al di sotto, una griglia che invece mostra i vari collegamenti con una descrizione, sostituendo così il feed diretto presente attualmente.

Insomma, una robetta che con l’editor a blocchi e Otter si fa in una mezz’oretta e mi offro di farla: datemi delle credenziali e proviamo. Ciò non viene accettato poiché non sono ammessi temi di down o problemi, io ripeto che si può fare in una pagina secondaria e, solo se soddisfacente, si mette come home ma niente, si parla di scaricare un dump, caricarlo su un server di sviluppo, fare lì le modifiche e solo una volta sicuri, ma che dico, sicurissimi, fare dei cambi effettivi al sito. Il che sarebbe anche giusto se parlassimo di una complessa web app, ma per un sito bacheca…

Comunque, l’indomani mi sveglio e vedo che il sito non funziona più ed è stato sostituito da una classica pagina di nuovo sito WordPress con un tema a me sconosciuto, pigramente guardo la chat del progetto e scopro che è stato, completamente a caso, cambiato hosting e che il ripristino di un backup, anche abbastanza vecchio, non era andato a buon fine.

L’hosting, per di più, si trova dall’altra parte del pianeta ed è pure economico (pur costando di più di quello precedente, che era condiviso ma funzionava, ed era pure in Italia), quindi il ping è una roba da strapparsi i capelli. Almeno c’è il servizio email (che funziona più no che sì), ma alla stessa cifra si prendevano un anno di servizio – a mio parere molto buono – con VHosting, che ti dà 5 GB di caselle e forwarder illimitati. No sponsor, sia chiaro, semplicemente mi funziona bene.

Comunque, dopo circa 16 ore di down, in qualche modo il sito riesce a funzionare, con il vecchio tema (in tutto ciò, l’hosting precedente era ancora attivo, nulla vietava di ripuntare a quello, fare i lavori sul nuovo con un dominio temporaneo e, alla fine, ritornare alle configurazioni DNS precedenti) e una impostazione grafica leggermente obsoleta.

Alla fine si è deciso di modificare il sito live, esattamente come avevo proposto all’inizio, e guarda caso non è successo alcun disastro apocalittico (oh, sembra quasi che ci lavoro da… Una decina d’anni con questa piattaforma malefica!)

Le vittime?

  • Un hosting perfettamente funzionante (e pure territorialmente vicino)
  • Varie caselle email ranzate alla svelta salvo rendersi conto che il nuovo servizio email non funzionava
  • Una trentina di Euro per un tema inutile
  • 16 ore di tempo macchina (per un sito per il quale non si poteva nemmeno pensare di fare un test live)
  • Probabilmente la dignità di qualcuno

Le vittime se avessero ascoltato quello che lo fa di lavoro? Una pizza e una Coca Cola Zero, al massimo delle patatine. Che, dove vado io, costano meno dei 30€ di tema.

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