Benvenuti in questa nuova rubrica che parlerà di computer storici. Oggi parleremo di ELEA 9003, un piccolo primatista: Fu il primo computer commerciale italiano, venduto nel 1959 dall’Olivetti e progetatto da Mario Tchou, assieme ad una squadra che comprendeva Pier Giorgio Perotto, che dovrebbe esservi noto per altri motivi 😉
L’ELEA fu il primo calcolatore commerciale al mondo senza valvole e completamente a transistor.
L’ELEA poteva compiere 100’000 istruzioni al secondo. 100 kHz. Un computer d’oggi è molto più veloce. Per l’epoca era comunque impressionante.
La memoria di massa era composta da massimo 20 nastri ed era teoricamente illimitata, ma nella pratica si limitava a 500 MB: Per l’epoca tantissimi, forse esagerati.
E la RAM?
20 kB, espandibili fino a 160.
ELEA era difficile da programmare, ma erano disponibili compilatori FORTRAN, e Olivetti creò il PAC (Da alcuni definito il COBOL Italiano), a cui poi altri programmi si ispirarono.
Il costo arrivava fino a 800 milioni di Lire, che sono circa 10’000’000 di Euro. Ma grazie alle idee della squadra era un calcolatore utilissimo, dato che poteva gestire le finanze, essendo interfacciabile alle macchine contabili della stessa Olivetti.
ELEA era molto avanzato, e Olivetti progettò vari successori: Ma per la morte ravvicinata di Olivetti e Tchou, l’ostilità dello Stato e del “gruppo di intervento” (l’elettronica era un “neo da estirpare”) fece fare ben poco. E probabilmente se questi eventi non si fossero verificati la Valle del Silicio sarebbe tra Ivrea e Milano…
Dell’ELEA principalmente è rimasta la STMicroelectronics, fondata da Olivetti per produrre tutti i transistor necessari a questo mastodontico computer.