Clive Sinclair, un intraprendente imprenditore innovatore

di | 14 Luglio 2015

Sono pochi gli informatici che tentano la sorte in altri campi, e quando lo fanno è un campo vicino all’informatica e soprattutto se non lo è si stabilizzano. Ma Sinclair fa caso a parte. In pratica ha lavorato in ogni settore.

Il suo approccio all’informatica avvenne con l’MK14 nel 1978: Un kit offerto a 40 sterline. Non si aspettava un buon ritorno economico, ma lo ebbe. E ciò lo spinse a fare un altro calcolatore: Lo ZX80. Con esso si apre veramente l’era del computer per tutti: A differenza dei PC Apple e Commodore era offerto a prezzi popolari. Prezzi che incentivano l’acquisto anche come “prova”, non solo in caso di effettiva necessità.Ma la vera perla di Sinclair fu lo Spectrum, concorrente del Commodore 64 (che batte palesemente sulla carta). Un computer potente ed economico.

Altro prodotto informatico degno di nota è il QL, dotato di multitasking preemptivo (quello che il Mac ebbe solo nel 2000 e che all’epoca era disponibile solo su costose e professionali macchine Olivetti). Comunque Clive creò altri prodotti innovativi, come il fallimentare triciclo elettrico Sinclair C5, la speciale bici A-Bike, e la prima calcolatrice da taschino, la Sinclair Executive. Anche il Cambridge Z88 è una sua invenzione.

Insomma, un vero e proprio visionario a tutto tondo!

Tra l’altro, ironia della sorte, Sinclair non è un grande amante dei computer: Preferisce il telefono.

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