Non sto parlando del testo sacro cristiano e, nella prima parte, ebraico, ma di un enorme archivio con foto di ragazze. Stando a ciò che dice il Giornale, che ha fatto emergere la storia, nude e minorenni. Allora, prima cosa: Chi l’ha scaricata verrà denunciato? IMHO no. Perché?
Troppe cose da dimostrare: Tipo che si sapeva che c’era pedo, che si è visionato e simili. Ce la si caverebbe in due secondi con l’in dubio pro reo… Adesso che sapete che c’è pedo cancellatela, da buoni cittadini.
PER I PARANOICI
Se proprio avete paura, potete cancellare i file, aprire una live Linux (credo vada bene anche Puppy) e dare come comando, da root (o sudo):
dd if=/dev/urandom of=percorsodisco/cancella.mi
cd percorsodisco
rm cancella.mi
Se avete letto la mia guida sui comandi pericolosi saprete che dd non va dato a cuor leggero. In pratica questo comando crea nel disco un file cancella.mi di dati casuali e verrà eliminato, sovrascrivendo i dati cancellati.
VITTIME?
Ecco, espressione molto usata per definire le ragazze finite nella Bibbia: Vittime. Perdonatemi, ma è un po’ esagerata. Di fatto una volta che mandi una foto via Internet questa è fuori dal tuo controllo. Sono vittime del bigottismo italico che impedisce di fare lezioni di eduazione sessuale degne di tale nome e delle scuole che non insegnano la fondamentale sicurezza informatica per insegnare… WORD. Si, Word, un programma abbastanza banale da usare. Mandare allo sbaraglio su Internet un ragazzino che sa usare Word ma non conosce le regole di sicurezza è come mandarlo in un quartiere malfamato con un Rolex d’oro dandogli un manuale di dialettica.