Nelle mie avventure informatiche ho notato una certa tendenza a blogghizzare i siti web.
Attività aperte da pochi mesi con un dipendente con siti arzigogolati con venti pagine e tanti che vorrebbero fare lo stesso.
Nel migliore dei casi si rivolgono a uno sviluppatore web che gli fa notare che non è una buona idea, nel caso intermedio il webdeveloper installa 20 mega di porcheria giusto per l’home page, possibilmente in Flash. Nel peggiore l’aspirante possessore di sito usa una chiavica che genera più bug che HTML e la infila su un server a carbonella con Ubuntu 8.04 protetto da un antivirus craccato del 2009 sul PC Windows dell’azienda. Tutto in chmod -R + 777.
Eppure penso che molti siti possano essere ridotti ad una sola pagina. Si tratta degli one page site. O al massimo di due o tre pagine.
Quali sono i vantaggi? Ecco un piccolo elenco.
Informazioni più visibili
Tendenzialmente un’attività, specie senza ecommerce, non deve dare molte informazioni.
Se queste informazioni sono su dieci o quindici pagine sono difficili da trovare. In una sola è praticamente istantaneo.
Spazio ridotto
Un sito one page occupa meno spazio di un’installazione completa di un CMS.
Molte società di registrazione domini offrono un piccolo spazio per i propri clienti: Spazio dov’è praticamente impossibile installare un WordPress o un Drupal, mentre un template Bootstrap ci gira a meraviglia.
Più personalizzazione
Un template per CMS costa da personalizzare ed è abbastanza difficile districarsi tra codici proprietari e cose del genere.
Invece i template per siti sono sviluppati per essere modificati, e per questo la personalizzazione è più semplice e spesso meno costoso.
Conclusioni
Molti vedono nel sito dell’attività uno strumento fine a sé stesso per fare i soldi: Fai il sito, metti AdSense e guadagni dalle visite.
Ma non dovrebbe essere così!
Infatti il sito dovrebbe essere esso stesso una (ottima) pubblicità per l’attività e far guadagnare non tramite pubblicità al suo interno ma tramite i clienti che porta.
E siti piccoli quando funzionali sono il primo passo per smontare questo paradigma.
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