Mi è capitato tra le mani un MacBook Pro, uno dei primi.
In tema computer vecchi essere sia fan del trashware che del retrocomputing mi mette in una posizione strana: Da un lato se vedo un C64 o un Apple II vado in brodo di giuggiole ma dall’altro un PC di 15 anni fa per me è perfettamente utilizzabile con opportuni accorgimenti. Quindi alcuni avrebbero donato tale computer all’iMuseum per poi comprare l’ultimo uscito, io provo a renderlo usabile per qualche anno.
Dunque, per prima cosa c’era un problemino: Il drive DVD era un po’ schiacciato e graffiava i DVD: Consigliato da un utente più esperto vado giù di coltellino e cacciavite e, miracolo, si risolve la situazione.
Il sistema è sostanzialmente inusabile: Carino a scopo museale ma non accettava qualunque certificato SSL che non avesse la firma autografa di Diffie-Hellman. Ciò è malissimo, perché ad esempio anche Google sostanzialmente funzionava una volta sì due no. Scaricare file? Solo con curl in edizione insicura.
Ok, decido di scaricare Linux. Scelgo Ubuntu MATE, versione che già usavo sull’iBook, in versione a 32 bit come consigliato dal sito.
Pregando che realmente non graffiasse il disco (ne avevo già buttati due) finalmente lo installa. Anzi, dopo il primo reboot, perché all’inizio non funzionava la tastiera. Attimo di paura, passa, e dopo poco meno di un’ora il sistema… Funziona!
Ma ho dovuto prima installare, sul Mac, rEFInd, che permette di scegliere che sistema usare al boot.
Avvio e funziona, bene. Il sistema è bello scattante, anche se all’avvio della GUI è un po’ lento, per poi riprendersi subito.
Problemi? Niente di rilievo, giusto due cose:
- Niente ALT+GR, esistono varie soluzioni di cui vi parlerò
- Dopo aver messo Wine si era buggato un qualcosa che voleva installarmi i font Microsoft ma falliva, quindi ho dovuto sbloccarlo con una tecnica strana.
Comunque funziona, spero di potervi aggiornare presto. Vanno anche alcuni giochi vecchiotti (Civ IV) su Steam.
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