Avevo lasciato il mio PC acceso per fare un lavoro, vado ad accenderlo l’indomani e vedo che era bloccato alle 5 del mattino, con le lucette della tastiera che lampeggiavano e tutto bloccato.
Vabbè, riavvio, e rimane su un cursore. Riavvio di nuovo, cursore. A quel punto guardo il boot e… Si stava avviando dal disco di backup. Il disco principale, nemmeno rilevato.
Provo a tirarlo fuori, così ne approfitto anche per dare una pulita e cambiare la batteria tampone, che da qualche tempo era esaurita (meno di 1 V misurato col tester, da seppellire totalmente). Lo provo in un altro PC e non va, mentre un altro HD sullo stesso cavo va. Peccato.
Per fortuna, facendo il backup, non ho perso nulla di rilevante, ma c’è stata la rottura di balle di cambiare il disco: ne ho comunque approfittato per installare un SSD e aggiungere 16 GB di RAM ai 4 già presenti.
Il SSD, devo dire, svolta davvero tutto in quanto a tempi di avvio e caricamento. Ce l’ho su altri computer, ma non ho mai fatto l’upgrade diretto per vedere il prima e il dopo. Con 30€ si dà nuova vita anche a un PC vecchiotto. Idem per la RAM, mi capitava che con 4GB il sistema avesse problemi con applicazioni pesanti, mentre ora viaggia molto più tranquillamente: anche solo una decina di schede del browser e Telegram occupano sui 5 GB.
Poca roba, se abbiamo 20 GB, ma un load average a due cifre se si è con 4 GB (sì, mi è capitato 🙂 ).
Certamente mi spiace che si sia rotto un HDD, e penso che il problema sia più elettronico che altro, ma si è dimostrata un’occasione per tanto necessari rinnovamenti.
