Apple e il PC IBM

di | 14 Dicembre 2014

Nel 1976, un anno dopo l’Altair, tre ragazzi: Steve Wozniak, Steve Jobs e Ron Wayne (che lasciò l’azienda qualche giorno dopo) fondarono la Apple e iniziarono a lavorare su un microcomputer: l’Apple I. PPoco tempo dopo venne fuori un PC che, nonostante il prezzo più alto dell’Altair riuscì a diffondersi molto: l’Apple II. Una sua versione restò in produzione per 10 anni. Ironicamente alcuni Apple II utilizzavano un BASIC della Microsoft.
Poi uscirono altri PC (degno di nota il TRS-80, potente e poco costoso), ma in questo periodo iniziò il boom degli home computer. Da notare sono il VIC-20, lo ZX80 e, dall’altra parte del muro, l’Electronika BK.

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Nell’anno 1981 avvenne un’altra piccola rivoluzione, che sostanzialmente ha creato l’architettura del PC odierno. Nasce il PC IBM. Fu talmente clonato che fino a pochi anni fa per definire il PC non Apple si usava il termine “IBM-compatibile”. Il PC IBM usava principalmente come drive le cassette (ma c’era, opzionalmente, il floppy) e diffuse moltissimo l’MS-DOS, il sistema operativo di Microsoft.
Il successo dei PC divenne talmente evidente che furono scelti come Persona dell’Anno del 1982.
Grazie ai tantissimi cloni l’architettura del PC IBM si diffuse tantissimo e divenne lo standard de facto.

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