Nel mondo esistono moltissime lingue, e ovviamente il software commerciale non può coprirle tutte. Sarebbe difficile e costoso (trovate un buon traduttore Italiano-Friulano nel mezzo degli Stati Uniti, ad esempio). Ma la tutela e il salvataggio di una lingua passa anche dalla creazione di software in detta lingua. Ed esistono molti volontari disposti a tradurre piccole parti del codice per hobby o per volontà di salvataggio. Ma passiamo all’atto pratico.
Lingue Lombarda e Corsa. Quasi sicuramente il parlante di una di queste lingue sa molto bene o il francese o l’italiano. E quindi non esiste alcun interesse commerciale a fare El Finester.
Ma esiste sicuramente qualche lombardo o qualche corso ben disposto a tradurre un software o una applicazione nella propria lingua.
E questo nel software open (ma soprattutto nel libero) è abbastanza semplice. Basta prendere il sorgente, volontari volenterosi e qualche tempo per avere il proprio software tradotto in quella lingua.
E non é certo inutile un software in quelle lingue: sono tuttora ben parlate (il lombardo ha stime da 4 a 9 milioni di parlanti, mica bruscolini) e comunque in Italia, se ci pensate, ci sono anche cinquantenni che sanno meglio la propria lingua regionale dell’italiano. E in Veneto dove la maggioranza della popolazione parla la lingua veneta? Un bell’OS in veneto potrebbe fare faville…
E tornando al lato teorico, avere del software in una lingua è uno dei modi per preservarla. L’open ci da l’occasione, non sprechiamola! 🙂