Cose da sapere prima di scegliere l’ITIS informatico

di | 11 Febbraio 2019

Sono uno dei tanti che ha fatto l’ITIS informatico. E ho visto scene che voi umani non potete nemmeno immaginare.

Proprio per questo scrivo questo articolo, sentendo sia altri ITISiani sia informatici con le contropalline ma senza diploma laggiù, con lo scopo di chiarire alcuni elementi di questa scuola, che a mio parere, dico subito, è valida e merita se scelta con cognizione.

Non si gioca al computer

Troppa gente va a fare informatica perché “mi piace giocare al PC”.

Puntualmente infatti vengono bocciati al primo anno con voti pessimi.

Chi gioca al computer è infatti l’utente finale di quella catena che può includere anche il perito. Tentando di scalare questa catena, tipicamente, si farà male. So che sembro Giovanni Verga (sì, studiamo anche italiano) ma è una verità importante in questo caso.

Non si usa Word

C’è anche gente che va a fare informatica perché se la cava con le operazioni di ordinaria amministrazione del computer. A volte queste persone riescono a cavarsela, ma a meno di un innamoramento postumo tendono ad essere scontente della loro scuola.

La ragione è semplice: Saper usare bene un sistema non vuol dire aver la capacità o la passione di amministrarlo, esattamente come un appassionato di auto non per forza è un buon progettista di strade.

Non si impara ad hackerare

Certo, si imparano varie cose relative alla sicurezza informatica, ma non c’è l’ora di hacking, a meno di avere un prof fissato su questa cosa.

Ciò che si impara aiuta sicuramente nel proprio studio autonomo in materia: avere una concezione di reti e di architettura degli elaboratori è utilissimo per capire le necessità di sicurezza. Ma non è negli obiettivi di un tecnico formare esperti di sicurezza informatica.

Non c’è tutta la matematica che dicono

Io non sono mai stato un genio in matematica, l’ho sempre appresa con i miei tempi e le mie necessità.

Quasi subito mi hanno terorizzato a tema matematica, come se all’ITI si mangiassero derivate a colazione.

Per carità, c’è tutto il programma ordinario di matematica, che in alcuni istituti arriva ai numeri complessi. Non è che ci siamo grattati le gonadi mentre allo scientifico il prof assegnava compiti sul grafico di sin(x) affermando “signori teste di cazzo questa è la vostra sinusoide”.

Ma, relativamente alla matematica delle materie di indirizzo, siamo ancora ben lontani dall’informatica di Turing e Shannon che è essenzialmente matematica applicata, si tratta ancora di informatica pratica avanzata, che non richiede ampie conoscenze matematiche.

Potrebbe capitarvi di dover calcolare alcuni parametri di circuiti elettrici in telecomunicazioni, qualche dimensione di stream in sistemi e reti o qualche calcolo binario in informatica, ma la gran parte del peso matematico sarà dato proprio da… Matematica.

Ma, detto sinceramente, con un po’ di videolezioni di Elia Bombardelli si supera tutto.

Non si riparano i PC

Questo è un mito duro a morire: Non ci viene insegnato a riparare i PC. Sicuramente fa comodo saperlo fare e molti lo sanno, più o meno, fare, ma non è il punto principale della scuola informatica.  

Anzi, se sognate di fare i riparatori di PC non è proprio la scuola che fa per voi. Esistono alcuni corsi professionali in materia.

Ti piacciono le mie esperienze?

Se per una qualche strana ragione trovi interessanti le mie opinioni ed esperienze ti ricordo che ho aperto da poco un blog personale e sarei molto contento se tu lo leggessi 🙂

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